

Curiosidades Flamencas
Dall’Argentina a Madrid: il flamenco e un amore senza frontiere
« Non ho scelto il flamenco, è stato lui a scegliere me. »
Madrid è una città dove il flamenco si vive ogni giorno, in ogni quartiere, in ogni tablao. Ivo Glibota lo sa bene. È nato a El Chaco, nel nord dell’Argentina, ma vive ad Alcorcón da quasi dieci anni. Ed è a Madrid che ha scoperto che il flamenco non è solo musica: è emozione, identità, casa.
Il tablao come rifugio emotivo
Come è iniziata la tua storia con il flamenco?
« Era un momento difficile della mia vita. Un amico mi mostrò un video di Camarón. Non capivo le parole, ma sentivo ciò che trasmetteva. C’era qualcosa che mi parlava direttamente. Da allora non ho più lasciato il flamenco, e lui non ha più lasciato me. »
Come hai cominciato a viverlo a Madrid?
« Sono arrivato quasi dieci anni fa e mi sono stabilito ad Alcorcón. All’inizio andavo ai tablao per curiosità, poi sono rimasto conquistato. Il flamenco mi ha dato stabilità, identità, comunità. Ho iniziato a capire Madrid attraverso di lui. »
Una notte indimenticabile al Tablao Flamenco 1911
« Una volta, al Tablao Flamenco 1911, ho visto ballare El Tete — per me il miglior giovane bailaor del momento. Al cante c’erano José del Calli e José de la Miguela. Si guardavano, si facevano il compás tra di loro… si stavano godendo il momento. Era arte pura. E io, dal mio tavolo, avevo la pelle d’oca. »
Flamenco senza confini: verità ed emozione
Cosa ti colpisce di più del flamenco?
« È un linguaggio universale. Quando c’è verità, il flamenco non ha bisogno di traduzione. Non importa da dove vieni. Lo senti. E Madrid è piena di luoghi dove questa verità accade ogni sera. »
I migliori tablao flamencos di Madrid secondo Ivo
Quali tablao consiglieresti a chi vuole vivere una notte di flamenco a Madrid?
« Il mio preferito è il Tablao Flamenco 1911. Ha livello, storia e duende. Mi piace molto anche Cardamomo, soprattutto per la qualità degli artisti che ci passano. Per me, questi due sono allo stesso livello che aveva Casa Patas prima di chiudere. Il Corral de la Morería va bene se vuoi cenare con spettacolo, ma io cerco ciò che mi smuove dentro, e lo trovo al 1911. »
La magia irripetibile di una notte flamenca autentica
Cosa fa la differenza tra una buona serata di flamenco e una indimenticabile?
« Per me, la differenza sta nel trasporto. Può esserci tecnica, una buona produzione… ma se non c’è emozione, non arriva. Invece, quando l’artista dà tutto, quando c’è connessione tra loro e con il pubblico, succede qualcosa che non si può ripetere. È quello che cerco sempre. »
Il tablao come faro: una passione che non si spegne
Ti vedi mai smettere di andare a un tablao?
« No. Anche se ci vado meno per lavoro o altro, ci torno sempre. Il tablao è come un faro. Quando ho bisogno di sentire, ci torno. Non è solo cultura o arte: è qualcosa che mi riporta in equilibrio. »
Ivo non cerca di capire il flamenco. Lo vive. Lo riconosce in uno sguardo tra artisti, in una seguiriya ben cantata, in una notte che resta nel corpo per giorni.
Storie come la sua ci ricordano che Madrid non offre solo flamenco: lo respira, lo custodisce e lo condivide.
Come Ivo, bisogna solo essere pronti a sentirlo.
E tu? Hai già vissuto una notte flamenca a Madrid come quella di Ivo?
Madrid è flamenca. Devi solo lasciarti trasportare.
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